Atto Notarile, evoluzione

Definizione di atto notarile:

L’atto notarile (o rogito) è il documento rogato, ossia redatto con le prescritte formalità, da un notaio, che ha, pertanto, efficacia di atto pubblico ai sensi dell’art. 2699 del Codice civile.

L’atto pubblico deve essere redatto dal notaio; se non è stato scritto personalmente dal notaio, deve essere da lui letto alle parti, che devono essere tutte presenti contemporaneamente davanti al notaio; deve essere scritto in lingua italiana (eventualmente, con la traduzione in lingua straniera) ed essere sottoscritto dalle parti e dal notaio nello stesso momento; deve essere conservato (salvo casi eccezionali) nella raccolta degli atti del notaio, ed è quindi soggetto al controllo del conservatore dell’archivio notarile; a prescindere dal supporto sul quale è registrato.

L’atto notarile nella sua forma più classica raccoglie quindi le informazioni necessarie per la sua stesura e le esplica per iscritto.

La registrazione delle informazioni inerenti tale procedura sono molteplici e richiedono delle competenze specifiche; in uno studio notarile chi segue l’atto nella sua interezza è generalmente l’impiegata /o, che diventa anche colei che gestisce i tempi di istruttoria/scritturazione/realizzo pre stipula.

Ad oggi, la gestione dello studio notarile non è incentrata solo sulla stesura dell’atto ma anche sulla capacità e velocità di recuperare una serie di informazioni a corredo che servono per istruire l’atto.

Ecco che nasce il termine Pratica Notarile o Fascicolo Notarile, che contiene tutte le informazioni prodotte e necessarie per poter stipulare l’atto.

La caratteristica della Pratica Notarile Informatica (che contiene al suo interno: documenti, messaggi e-mail, allegati, immagini acquisite via scanner e/o via internet, ecc..) deve consentire al Notaio ed ai collaboratori di avere tempi di risposta immediati.

Conoscere l’evoluzione temporale della pratica notarile informatica, è la base per poter seguire, gestire il proprio studio ossia conoscere sempre in tempo reale la potenzialità e la capacità produttiva del proprio studio, ed avere gli strumenti per poter gestire il lavoro delle proprie collaboratrici o collaboratori in funzione del tempo di creazione dell’atto.